Il metodo Di Bella

Il Metodo Di Bella (MDB) è una terapia antitumorale che prende il suo nome dall'omonimo ideatore: il professor Luigi Di Bella.

Laureato in medicina, chimica e farmacia Luigi Di Bella ha ricoperto il ruolo di professore di Fisiologia presso l’università di Modena dal 1939 al 1984, è autore di numerose pubblicazioni su svariate riviste scientifiche ed ha partecipato come relatore a molteplici congressi nazionali ed internazionali.
Negli anni della pensione si è dedicato incessantemente ai pazienti oncologici senza mai chiedere (e svariate volte rifiutando anche le offerte) una qualsiasi forma di retribuzione. Per avere un’idea completa sulla grandezza di quest’Uomo (da tutti i punti di vista) consigliamo il libro: “Il poeta della scienza” di Adolfo Di Bella.

Il prof. Di Bella, unendo la sua esperienza di clinico e di ricercatore al tempo stesso, ha intuito che la patologia neoplastica tanto complessa ed invasiva si può fronteggiare solo con un insieme di sostanze: l’unione di tutti i singoli componenti presenta un’attività farmacologica altamente sinergica nel massimo rispetto della biologia-fisiologia umana.

I meccanismi di azione su cui si basa la terapia Di Bella sono i seguenti: 

• Potenziamento meccanismi biologici di differenziazione, resistenza e protezione delle cellule sane.​
• Inibizione dei meccanismi di proliferazione, riproduzione, angiogenesi e metastasi delle cellule tumorali.

La terapia si pone quindi l’obiettivo di bloccare la crescita della neoplasia e la sua espansione in altri tessuti sottraendo al tumore le componenti fondamentali per la proliferazione cellulare e, contemporaneamente, potenziare l’efficienza di tutte le cellule sane dell’organismo.

Il MDB ha un’azione prettamente biologica, priva di effetti collaterali e che non va ad influire negativamente sulla qualità della vita dei pazienti. Al contrario, le terapie convenzionali (riconosciute sotto il termine di chemioterapia-radioterapia) si pongono come obiettivo la rapida riduzione delle masse tumorali attraverso principi attivi citotossici e genotossici, che non sono selettivi per le cellule tumorali ma colpisco tutti i distretti del corpo, portando a molteplici effetti collaterali fortemente debilitanti.
La terapia è stata concepita e migliorata durante tutta la carriera dal professore insieme al suo gruppo di ricerca, del quale ha fatto parte anche il dott. Vigildo, fondatore della farmacia Ferrari.
I primi pazienti furono curati a partire dagli anni 70’; negli anni seguenti molti malati oncologici si rivolsero al professore ottenendo ottimi risultati dalla sua terapia. Le voci sulla cura iniziarono a correre finché, nel 1997, scoppiò un caso mediatico: vi furono manifestazioni di piazza e movimenti popolari che “costrinsero” le autorità governative ad avallare la sperimentazione clinica del MDB per renderla mutuabile (rimborsata del sistema sanitario nazionale). La sperimentazione ebbe luogo a partire da Aprile 1998 e si concluse nell’ottobre dello stesso anno: al termine della revisione dei dati il governo decise di bocciare la terapia.

La sperimentazione fu palesemente boicottata.

Elenchiamo solamente alcune incongruenze rilevate dalle autorità giudiziarie:

• L’arruolamento dei pazienti non seguì le indicazioni del Prof, il quale aveva specificato che non dovevano essere stati precedentemente trattati con la chemioterapia: al contrario quasi tutti i pazienti selezionati avevano ricevuto precedentemente dei cicli di chemio senza averne tratto beneficio. Gli enti preposti stilarono un documento riguardante i criteri di selezione dei pazienti: questo doveva essere firmato dagli enti governativi e dal professor Di Bella prima dell’inizio della sperimentazione, ma al Prof non ne arrivò mai una copia e di conseguenza non lo firmò ma poté visionarlo solo a sperimentazione iniziata! Questo evento portò Luigi Di Bella a disconoscere la sperimentazione ancor prima che venisse portata a termine.
• Parte dei farmaci galenici (la soluzione ai retinoidi) somministrati ai pazienti erano scaduti e contaminati da acetone (sostanza tossica e addirittura cancerogena). I dati sono disponibili nei verbali dei NAS.
• Alcuni farmaci (somatostatina e octreotide) vennero somministrati senza seguire le indicazioni terapeutiche: dovevano infatti essere tenuti in profusione tutta la notte per via della loro breve emivita (tempo in cui rimangono attivi nel circolo sanguigno) attraverso una siringa temporizzata. Al contrario vennero iniettati tutti con una sola somministrazione istantanea causando anche effetti collaterali nei pazienti.
• I dati vennero ritenuti insoddisfacenti anche se molti pazienti ebbero un beneficio tangibile dalla terapia (nonostante tutte le discrepanze sopracitate): infatti alcuni di loro (25% del gruppo di studio n.10) si trovavano in condizioni stabili o di remissione della neoplasia anche dopo un anno dall’inizio della terapia, quando la loro aspettativa di vita era stata dichiarata inferiore a 3 mesi!

Nonostante la “bocciatura” delle autorità governative la terapia viene tuttora prescritta da un gruppo di medici in Italia e all’estero; le pubblicazioni sulle riviste scientifiche che provano la sua efficacia si stanno moltiplicando.

È opportuno ricordare che la terapia è più efficace su alcune tipologie di tumori mentre per altri è meno indicata, inoltre non è “L’acqua santa”, esistono patologie e/o stadi patologici verso i quali il MDB è inefficace.

Nel corso degli anni è stato dimostrato che la maggior parte dei principi attivi presenti nel MDB sono particolarmente efficaci anche nella prevenzione dell’insorgenza di patologie tumorali.

Oggi il dottor Giuseppe Di Bella (figlio del professor Luigi) sta conducendo, in collaborazione con diverse università, molteplici progetti di ricerca per apportare continui miglioramenti alla terapia seguendo il pensiero del padre, il quale disse che la sua terapia indicava la corretta via  per la cura di queste patologie e che meritava di essere migliorata. Istruisce inoltre, presso il suo studio, i medici che vogliono conoscere la terapia ed imparare ad utilizzarla al meglio.

La terapia si divide in due gruppi farmacologici:

- Modulo fisso: principi attivi utilizzati nella quasi totalità dei pazienti affetti da neoplasia, con dosaggi specifici per ogni individuo. L’attività sinergica di queste sostanze è ampiamente dimostrata su varie pubblicazioni.

I principi attivi del modulo fisso sono:

• Somatostatina e/o analoghi (inibitori dell’ ormone della crescita)
• Cabergolina e bromocriptina (inibitori della prolattina)
• Melatonina coniugata con adenosina e glicina
• Soluzione ai retinoidi (soluzione di axeroftolo palmitato, betacarotene e acido all trans retinoico (ATRA) in vitamina E)
• vitamina D3 ad analoghi sintetici
• vitamina C

 

- Modulo variabile: principi attivi selezionati a seconda della patologia e delle necessità individuali del paziente

• Ciclofosfamide (50 mg, utilizzo citostatico)
• Calcio-L-Folinato
• Condroitin solfato
• Glucosamina solfato
• Glifosina
• Lisozima
• Lattoferrina
• Alpha-lattoalbumina
• Sodio Butirrato
• S-adenosil metionina
• Se-metionina
• Omega 3
• Calcio
• Epigallo catechina
• Altre sostanze scelte a discrezione del medico

Tutti i componenti sono disponibili presso la farmacia Ferrari.

Per approfondire i dettagli consigliamo di consultare:
Sito ufficiale Metodo Di Bella, per avere tutte le informazioni approfondite sulla terapia: http://www.metododibella.org/it/
Libri: “Il metodo Di Bella”, “La scelta antitumore”
Vimeo, documentario super partes: https://vimeo.com/search?q=il%20metodo%20di%20bella