I benefici della montagna

I benefici della montagna

C’è un detto universalmente noto che dice che “l’aria di montagna fa bene” ed è assolutamente vero, perché ne beneficiano a pieno l’apparato respiratorio e quello cardiovascolare.

La camminata in genere, ma in particolare quella in montagna fatta regolarmente, previene tutte quelle malattie legate alla sedentarietà quali gli infarti, le ischemie, gli ictus, le trombo-embolie, ecc.

È scientificamente dimostrato che quando diminuisce l’ossigeno disponibile, il nostro organismo compensa aumentando la percentuale di globuli rossi nel sangue, con un effetto energetico.

La montagna è anche  salute mentale perchè ci riporta a contatto con il nostro ambiente naturale e ci fa riscoprire il territorio, inoltre ci aiuta a concentrarci, ci rende più creativi e aiuta a curare la depressione, migliorando l’autostima, l’agilità mentale e la consapevolezza di sé.

Più si sale più aumenta la luminosità e il sole di montagna lentamente curerà la nostra depressione invernale e ci alimenterà di vitamina D. La montagna è salute anche nel momento in cui lo sforzo fisico del camminare ci aiuta a bruciare i grassi superflui e gli zuccheri in eccesso.  La camminata in montagna è ottima per eliminare gli accumuli adiposi perché l’energia impiegata sfrutta proprio le riserve dei grassi. Camminare nei percorsi montani spesso in salita è un buon modo per tonificare gli arti inferiori e i glutei.

Il corpo che si muove anche solo per una camminata stimola il cervello a secernere il cosiddetto “ormone della felicità” che è la serotonina. Se abbinate gli splendidi paesaggi vi sarà facile allontanare lo stress e riequilibrare corpo e mente.

L’altitudine migliore per adattarsi gradualmente alla montagna e scoprire i suoi benefici con la famiglia è di 1000-1600 metri: l’ideale per tutti coloro che sono già abituati alla montagna, in cerca di una boccata d’aria fresca energetica ed antistress. La montagna è salute ma non è consigliato salire sopra i 2000 metri quando si soffre di malattie cardiache, insufficienza respiratoria e alcune malattie del sangue. Questa quota non è consigliata anche alle donne in gravidanza, ai bambini sotto i 18 mesi e alle persone affette da asma

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